Our Blog

Gmail apre le porte alla condivisione in tempo reale ideando Google Buzz,un servizio di microblogging che è stato associato a Twitter e FriendFeed. La posta elettronica di Google si sta così evolvendo assumendo le caratteristiche di un Social Network.

Già nel 2008 una ricerca Nielsen, aveva evidenziato che il numero utenti degli utenti frequentatori dei Social Network aveva ormai superato quello delle persone che fanno uso della posta elettronica; davanti ad un dato del genere Google non poteva far altro che prenderne atto e rivoluzionare  Gmail e renderlo più “social”.

Infatti i 176 milioni di utenti Gmail in questi giorni,stanno ricevendo il nuovo servizio che a prima vista si presenta con una nuova etichetta, che si pone proprio al di sotto di quella della Posta in arrivo.

Con Google Buzz è possibile scrivere dei post in tempo reale  che possono essere Pubblici o Privati, ma l’ordinamento di quest’ultimi non è cronologico.

Il funzionamento di base include la possibilità di  aggiungere contenuti audio o video e uno dei punti di forza è l’integrazione di Buzz con i tutti servizi di Google e non solo: Picasa, YouTube, Google Reader ma anche Twitter e Flickr.

Le peculiarità del nuovo servizio di Google non si fermano solo a quanto detto:  Google Buzz offre infatti un servizio di localizzazione chiamato “Google Buzz per cellulari” che  è in grado di integrare le informazioni condivise con la geolocalizzazione, offrendo nuove opportunità di comunicazione in mobilità.  Presto Google Buzz in versione mobile sarà disponibile anche per Smartphone BlackBerry, Nokia S60 e dispositivi dotati di Windows Mobile.

Il servizio si arricchirà poi di sempre nuove funzionalità, infatti anche esso si basa su un sistema Api aperto.  Per gli sviluppatori interessati ad arricchire Google Buzz con nuove idee e funzionalità, è già possibile prendere parte al “ Buzz API Group”.

Come ogni novità,cè chi ha accolto entusiasticamente Google Buzz e chi invece ne ha evidenziato delle criticità. Il problema principale sentito da molti è quello del rispetto della privacy.

Inizialmente la rete di contatti seguiti (“followed”) era creata in automatico partendo dai destinatari della posta elettronica, fino a espandersi come in Facebook o Twitter per  avere una lista di “follower“.

Quando giorni fa il servizio è stato lanciato, infatti, era attiva la funzione di “auto-following”, che rendeva accessibili i commenti inseriti su Buzz dagli utenti, a tutti i destinatari degli indirizzi della propria rubrica Gmail.

E’ proprio di oggi la notizia che Google, in risposta alle polemiche, ha sostituito l’”auto-following” con un semplice, e più rispettoso, sistema in base al quale il “follow” viene semplicemente suggerito.

Tale novità permetterà quindi agli utenti un maggiore controllo sull’accessibilità ai propri contenuti.

Gioia Feliziani

5 Comments

So, what do you think ?